Ante Litteram

  • Morti tra le maglie del processo, in attesa della sentenza

    Storie di chi, scomparso improvvisamente, non ha mai conosciuto la verità processuale. E chi, come Paul Kesseng, è morto da colpevole sapendosi innocente. Colpevole o innocente? A volte la linea di confine tra i due verdetti, si attenua fino a svanire, perchè l’imputato finito alla sbarra è deceduto tra le maglie del processo. E spesso,…

  • Carcere “lampo”, e la vittima attende invano il riconoscimento del danno esistenziale

    Due casi di detenzione ingiusta breve, dove l’indennizzo massimo fissato dalla legge è di 516mila euro. Ma nella maggior parte delle storie il risarcimento è risibile. Bastava una telefonata in lingua russa, per capire che lui, con quella storia del riciclaggio di denaro sporco legata anche al terrorismo ceceno, non c’entrava proprio nulla. Per capirlo,…

  • Una proposta di legge per “limitare” l’errore giudiziario

    Per cambiare la sorte di molte vittime dell’errore giudiziario, basterebbe sostituire due semplici parole all’interno della norma che prevede la prescrizione biennale per chi ha punito qualcuno con un’ingiusta detenzione. La modifica, per evitare l’abuso della custodia cautelare da parte dei magistrati e limitarne i casi, dovrebbe riguardare l’articolo 315 del codice di procedura penale,…

  • Tornare a vivere dopo una detenzione ingiusta

    La ‘mission’ di Articolo 643, fermare gli errori giudiziari e l’abuso di custodia cautelare Anche un solo giorno di carcere può cambiare la vita di un uomo. Ricco o povero, famoso o nell’ombra, di destra o di sinistra. Non c’è colore politico o condizione economica e sociale che tenga, quando si è subìto un errore…

  • Riccardo Sindoca, come si distrugge il “life motive” istituzionale di un uomo perbene

    “Come è facile attentare alla vita e di fatto distruggere il ‘life motive’ istituzionale di un uomo, servitore dello Stato con le ‘stellette cucite sulla propria pelle’; sei lunghi anni che hanno segnato indelebilmente la mia vita e quella dei miei cari: anche questa purtroppo è parte della storia della mia amata Patria. Chi ha…

  • Assolto e non risarcito, per Fabio resta solo la Corte dei Diritti dell’Uomo

    Cosa resta della vita dietro le sbarre, dopo aver subito la detenzione da innocente? La frustrazione, la disperazione di non essere creduti, la lontananza dagli affetti. Ma anche una grande umanità, il conforto dei compagni di cella, lontano dalla cronaca e dai media che troppo spesso guardano con pregiudizio al mondo dei detenuti. A raccontare…

  • In carcere da innocente, malato e umiliato. La storia di Mario Maglione

    A raccontarla il noto penalista Mario De Caprio, difensore della ‘Lollo’ e del ‘Papa della mafia’ Lo choc per il suicidio della compagna. Per i 14 giorni di ingiusta detenzione subita. Per l’accusa di ergastolo che si è portata dietro anni, finita con un’assoluzione con formula piena e un risarcimento da ingiusta detenzione di appena…

  • “La mia infanzia in manicomio”: Davide Nadalin chiede allo Stato di essere risarcito

    Tre milioni di euro di risarcimento danni, per riprendersi tutto quello che lo Stato gli ha “negato e tolto per molti anni”. Da quando è venuto al mondo, mezzo secolo fa, etichettato da subito come un ‘figlio dei matti’, in un’epoca che doveva ancora essere cambiata, culturalmente e giuridicamente, dalla legge 180. La legge creata…

  • Una proposta di legge per “limitare” l’errore giudiziario

    Il presidente di Art.643 denuncia le ‘troppe disparità’ di trattamento per le vittime Per cambiare la sorte di molte vittime dell’errore giudiziario, basterebbe sostituire due semplici parole all’interno della norma che prevede la prescrizione biennale per chi ha punito qualcuno con un’ingiusta detenzione. La modifica, per evitare l’abuso della custodia cautelare da parte dei magistrati…

  • Essere l’”Uomo sbagliato”, storie di scambi di persona

    I casi di Allushi Besnik, Maria Andò e Daniele Barillà. La loro colpa? Finire in carcere per un nome, una sosia, o un semplice numero di targa Trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. O, peggio, chiamarsi come il vero colpevole, pur avendo in comune con lui solo il nome. Capita spesso che all’origine dell’errore…